domenica 15 aprile 2012

E' nata una Stella(Alpina).

C'era una volta una principessa svizzera, era così bella, pura e nobile d'animo che, sebbene desiderata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno degno di diventare suo sposo. Quando morì, non ancora sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chiamato Edelweiss (Nobile Bianco), che nasce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss” divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell’ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.


Ema.

sabato 14 aprile 2012

Margherite: Gli occhi del giorno.

In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore, detto anche “Pratolina” e così comune alle nostre latitudini, ha una storia molto antica. Il suo nome scientifico è “Bellis” e deriva da una leggenda. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l’attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato, quest’ultimo reagì con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformò in una margheritina.
La Pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella di Francesco I sposò Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. Luigi IX di Francia amava tanto questo fiore e si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita d’Angiò, moglie di Enrico VI d’Inghilterra, era solita far ricamare margheritine sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita, chiuse, la purezza.
In inglese la Margherita si chiama “Daisy” e deriva dall’espressione “Day’s eye”, occhio del giorno. 

Ema.

Il Gelsomino della sposa.

Una leggenda narra che i Gelsomini fossero una pianta di esclusiva proprietà della Famiglia dei Medici e venivano coltivati soltanto nei loro giardini. Un giovane giardiniere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore che essa crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felicemente, diffusero la coltivazione del fiore e l’usanza di regalarlo alle giovani spose come segno di buon augurio.


Ema.

Le rose di Venere


In origine le rose erano tutte bianche. Un giorno Venere, correndo incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose e le spine la punsero facendola strillare dal dolore. Le rose, bagnate dal suo sangue, vergognandosi per l’offesa recata a Venere, arrossirono all'istante rimanendo così per sempre. ROSSE.

Ema.

Sei vanitoso come un Narciso: Ecco la storia

Il narciso è una bulbosa molto presente e ogni anno stupisce con la sua
fioritura primaverile.
La mitologia greca ci tramanda che Narciso era un giovane bellissimo e duro di cuore.
Una ninfa, indispettita per essere stata respinta, decise di vendicarsi. Lo portò a specchiarsi in un lago, ed egli, vedendosi riflesso sull’acqua si innamorò perdutamente della sua immagine convinto che fosse quella di una ninfa bellissima. Quando l’acqua del lago si increspò, l’immagine di Narciso scomparve ed egli, convinto di aver perso la sua amata si gettò nel lago disperato e annegò. Cupido trasformò il giovane in un fiore che chiamò Narciso, affinché tutti ricordassero le disgrazie cui porta la vanità e l’egoismo. 
Da qui nasce il detto "Narcisista", il fiore vanitoso.

Ema.

Rose Gialle: Infedeltà nel linguaggio dei fiori.


La leggenda del significato delle rose gialle è nato dalla storia del profeta Maometto e la sua favorita Aisha. Maometto era molto sospettoso, credeva che Aisha gli fosse infedele.

Maometto chiese all'arcangelo Gabriele di aiutarlo a scoprire la verità. L'angelo gli disse di bagnare le rose e se avessero cambiato colore i suoi dubbi sarebbero fondati le rose avrebbero cambiato colore.Maometto regalò un mazzo di rose rosse ad Aisha e gli ordinò di lasciarle cadere nel fiume.

Le rose divennero GIALLE.

Questa è la storia della rosa gialla, il segreto che nasconde nella sua bellezza è l'infedeltà.





Ema

Myosotis: Non ti scordar di me...

Il bellissimo tappeto di Myosotis
C'era una volta un principe bellissimo, viveva in un castello disperso tra le foreste, amava la natura, ma, più di tutto amava la sua bellissima domestica, passavano segretamente tutte le giornate nascosti nelle foreste. Un giorno il principe decise di rivelare a tutti la loro relazione prima chiedendo la mano della sua amata, andarono insieme nel loro luogo preferito: lungo il fiume. Era un posto magico, fatato, era pieno di piccoli fiori blu chiamati Myosotis che venivano trasportati dalla corrente, il principe si chino per prenderne uno per la sua amata, ma, ahimè, cadde nel fiume gridando: Non Dimenticarmi Mai!

Questa è la bellissima storia di questo piccolo e bellissimo fiore, si tratta di una erbacea perenne che tende a espandersi, produce per tutta la primavera e l'estate innumerevoli fiorellini blu!. Questa pianta è molto rustica, predilige le posizioni soleggiate ma si adatta anche all'ombra, non richiede molte annaffiature.
Questa piccola pianta dimostra che insieme si fa la forza infatti fa piccoli fiori che tutti insieme formano il bellissimo tappeto blu.

Ema.

giovedì 12 aprile 2012

Inizia l'avventura.

Ciao a tutti,
mi chiamo Emanuele, sono un appassionato di natura, dagli animali alle piante... TUTTO.
la mia passione per la natura mi ha portato a studiare come Florovivaista, attualmente studio per diventare Tecnico Agricolo. Spero di riuscire a fare un'università per diventare Zoologo oppure Agronomo.
Vi racconterò una piccola storia della mia vita:

Fin da piccolo ho avuto una sfrenata passione per le automobili, all'età di quattro anni sapevo riconoscere qualsiasi automobile, una capacità che mi è rimasta ancora.

All'età di 13 anni scopro di amare la natura, mi rilassavo nel grande giardino-bosco della casa di mio nonno, era primavera, le piante erano in fiore, era uno spettacolo! non avevo mai notato la bellezza, la delicatezza e la complessità del fiore, quella sensazione che mi sentii mi cambio e iniziai ad appassionarmi di piante e animali.

Nella foto un'immagine che amo molto: Il monte Fujiyama
durante l'Hanami, la festa giapponese dedicata alla primavera
e alla fioritura dei Ciliegi. 
Ho molte passioni, amo Avril Lavigne, amo le automobili ma ciò che mi fa sentire in pace davvero è ammirare un paesaggio incontaminato: quella è la pace.


Ho deciso di aprire questo blog per raccontare la natura con i miei occhi, con gli occhi di un appassionato, con gli occhi di un ragazzo sognatore, romantico e sensibile.



Iniziamo insieme quest'avventura!

Ema.